ITL396
Mignone
9 Dicembre 2007
I Poeti Ermetici: Gatto, Luzi, e Sereni
Abbiamo discusso in clase ciò che composteva la letteratura italiana dal Novecento, incluso alcuni movimenti poetici. Uno di questi movimenti che mi ha interessato di più è quello dei poeti ermetici, specificamente quei poeti messi in risalto dal libro, Storia e testi di letteratura italiana per stranieri, da Paolo Balboni e Mario Cardona. Il movimento dell’ermetismo mi ha interessato perche si svolgeva durante un periodo molto importante ed influente nella storia italiana: gli anni trenta, dal 1930 fino alla Seconda Guerra Mondiale. Durante quel periodo, l’Italia è stata coinvolta con molti ideologie politiche, ed è stata coscritta alla guerra. Questi poeti, angosciati a causa degli scivolamenti socio-politici in Italia durante quel periodo, hanno deciso di fare un contrasto con il loro realistico e tetro mondo ed un mondo più leggero ed utopistico – quindi l’ermetismo è stato formato. Nel nostro libro abbiamo un breve passaggio intitolato “Gli Ermetici (183)” in cui l’autore offre menziona altri di questi poeti — Alfonso Gatto, Mario Luzi, e Vittorio Sereni — però non ci sono opere mostrati nel libro. Abbiamo solo due poesie brevi di Quasimodo ed Ungaretti. Per esplorare di più l’ermetismo, io ho trovato qualche poesie scritte dai questi altri poeti ermetici nel libro, menzionati ma non spiegati. In questo saggio spero di paragonarle, trovando similitudini e differenze, poi allo stesso tempo le comprarerei con cio che è schematizzato nel testo.
Nel nostro libro, Balboni e Cardona ci raccontano la storia dell’ermetismo ed anche le qualità particolarmente ermetiche. Per analizzare qualche poesie degli altri autori menzionato sopra, dovremmo delineare come descrivere gli elementi dell movimento l’ermetismo in se stesso.
Alcuni caratteristiche della tecnica ermetica sono:
• esigenza autobiografica
• solitudine desolata e consapevole
• riflessione personale
• memorie/scene/episodi della guerra
• nostalgia e desideri per un mondo più innocente e pacifico
Alcuni caratteristiche della lirica ermetica sono:
• libertà ripressa
• l’arte della poesia sarebbe più importante che tutti gli altri doveri umani
In questo saggio, spero di delineare chiaramente ciò che ho trovato nelle poesie seguenti con rispetto a queste caratteristiche, e poi metterle in relazione una all’altra.
Cominciamo con il primo autore ermetico, Alfonso Gatto. Lui è nato il 17 luglio 1909 a Salerno, cioè una piccola città sul mare; quindi la sua famiglia (d’origine calabrese) è stata composta principalmente dei marinai. Gatto era antifascista, poi è venuto arrestato e passava sei mesi in una prigione milanese, ma qualche anni dopo si è diventato un comunista dissidente. In Morto ai paesi, la collezione della poesia da dove viene la poesia che io ho scelto, è possibile vedere una concentrazione sulla “esperienza ermetica, con applicazione più radicale dell’allusione suggestiva” (Mengaldo 610). La poesia che segue si è intitolata “Alla mia bambina".
[Alla mia bambina]
Lo sguardo delle marine 1
serene fino alla morte, 2
povere notti supine 3
cantate sulle porte 4
alla deriva del vento 5
ti resero nata d’amore. 6
Ad ascoltare, eri il lento 7
respiro che trema nel cuore 8
nelle foglie, nel mare, 9
silenzio caduto sul volto 10
di mamma che pare 11
bambina in sé sola rivolta 12
e ridente. Tu, nata, 13
compivi il sereno, 14
la sua notte incarnata 15
nel rigoglio del seno. 16
- da MORTO AI PAESI
In questa poesia, vediamo un inarcatura del narratore, in cui racconta la nascita della sua bambina e poi la sua correlazione con la natura. Comunque, il tema più importante che possiamo vedere qui è soprattutto quello dell’amore. Nei versi 6-8 Gatto usa ancora la terminologia “amore” e “cuore”, entrambi rappresentando la personificazioe dell’amore. Il parlante sta descrivendo come si sentiva quando è nata la sua figlia. Il tema della natura è ricorrente, delineato con linguaggio come vediamo nella stanza finale: ************
Mario Luzi
Mario Luzi è nato nel 1914 a Firenze. Poi viveva a Parma, San Miniato e Roma. È stato un insegnante nel liceo scientifico a Firenze, dove ha pubblicato la maggior parte delle sue opere della poesia. Fra gli anni 60 e gli anni 80 ha pubblicato tanti libri; la poesia che io ho scelto si è intitolata “Marina”, e viene da Primizie del Deserto
Between 1963 and 1983 he published many books such as: Nel magma, (1963); Dal fondo delle campagne (1965); Semiserie (1979), Reportage (1985).
In the 1978, with the book Al fuoco della controversia he won the Viareggio Prize (Premio Viareggio).
In the October 2004, he was appointed to the Italian Senate as a senator-for-life by President of the Republic Ciampi.
His last book has been published for the famous literary cafè Giubbe Rosse; L'avventura della dualità, Firenze 2003.
[Marina]
Che acque affaticate contro la fioca riva, 1
che flutti grigi contro i pali. Ed isole 2
più oltre e banchi ove un affanno incerto 3
si separa dal giorno che va via. 4
Che sparse piogge navighi, che luci. 5
Quali? il pensiero se non finge ignora, 6
se non ricorda nega: là fui vivo, 7
qui avvisato del tempo in altra guisa. 8
Che memorie, che immagini abbiamo ereditate, 9
che età non mai vissute, che esistenze 10
fuori della letizia e del dolore 11
lottano alla marea presso gli approdi 12
o al largo che fiorisce e dice addio. 13
Rientri tu, ripari a questa proda 14
E nel cielo che salpa un pino stride 15
d’uccelli che rimpatriano, mio cuore. 16
- da PRIMIZIE DEL DESERTO
In questa poesia vediamo una forte presenza del tema della natura, che può essere visto in quasi ogni verso. Anche possiamo vedere un significato nel nome della sua collezione, “Primizie del Deserto”; vuol dire una cosa bella, ricca, vibrante, che emerge di un posto oltretanto secco e privo di vita. Può essere anche una metafora per tante esperienze nella vita di ogni persona.
Vittorio Sereni
Vittorio Sereni nacque 27 Luglio 1913 a Luino, e morì 10 Febbraio 1983 a Milano. Lui era poeta, autore, editore, e traduttore. La sua poesia si dedicava frequentemente ai temi socio-politici della storia italiana del Novecento; per esempio, il facismo, la sconfitta militare d’Italia, ed il “risorgimento italiano” in sé stesso dopo la guerra.
Sereni è stato laureato dall’università, eereni graduated from the University of Milan in 1936. In 1938, he co-founded the literary review Corrente. In 1941, he published Frontiera, his first collection of poetry. He was drafted into the Italian Army during World War II, captured by Allied forces in 1943, and spent the rest of the war in POW camps in Algeria and Morocco. These experiences formed the basis for his second poetry book, Diario d'Algeria.
[Non sa più nulla, è alto sulle ali]
Non sa più nulla, e alto sulle ali 1
il primo caduto bocconi sulla spiaggia normanna. 2
Per questo qualcuno stanotte 3
mi toccava la spalla mormorando 4
di pregar per l’Europa 5
mentre la Nuova Armada 6
si presentava alla costa di Francia. 7
Ho risposto nel sonno: – È il vento, 8
il vento che fa musiche bizzare. 10
Ma se tu fossi davero 11
il primo caduto bocconi sulla spiaggia normanna 12
prega tu se lo puoi, io sono morto 13
alla guerra e alla pace. 14
Questa e la musica ora: 15
delle tende che sbattono sui pali. 16
Non e musica d’angeli, e la mia 17
sola musica e mi basta. – 18
Campo Ospedale 127, giugno 1944
- da DIARIO D’ALGERIA
Ecco una poesia che riflette ciò che sta passando nella mente di un prigioniero della guerra, riformato come cittadino normale della società. È dificile capire com’è la guerra, non importa quando si svolge, però qui Sereni ci ha raccontato una storia molto interessante e profonda.
In un modo interessante, tutti i poeti qua hanno scritto poesie lunghissime fra le loro collezioni, che si rappresentano come poesie epiche. Fra i poeti che io ho osservato, questi sarebbero utili per recensire: La fanciulla di Spina, da Gatto; Il gorgo di salute e malattia, da Luzi; ed Intervista a un suicida, da Sereni. Ovviamente lo fanno in una scala più costretta, pero c’è l’idea di un passaggio epico dell’uomo. Ci possa trovare quelle opere altrove, ma sfortunatamente sono troppo lunghe per analizzare in questo saggio.
In conclusione, potremmo vedere fra le poesie che abbiamo analizzato sopra che l’ermetismo e stato un movimento di letteratura molto interessante del Novecento. Abbiamo visto le caratteristiche ermetiche, per esempio ...... . ........................... ........... ...................................................... Veramente contra-guerra e pro-umano, quindi questo movimento è stato battezzato l’ermetismo. Gli ermetici hanno utilizzato una specie di analogia, ed introflessione, nei loro lirici; tutto per rappresentare la condizione tragica dell'esistenza umana isolata, in uno spazio interiore alla retorica socio-politica dell’età.
Works Cited
Balboni, Paolo E., Mario Cardona, et al. Storia e testi di letteratura
italiana per stranieri. Perugia, Italy. Guerra Edizioni, 2004.
Mengaldo, Vincenzo. Poeti italiani del novecento. Cles, Trentino-
Alto-Adige. Mondadori, 1990.
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